Film: "Indovina chi viene a cena?"

Introduzione

In questo post parlerò del film "Indovina chi viene a cena?", realizzato nel 1967, in cui una coppia di liberali bianchi deve affrontare il proprio razzismo latente quando la figlia presenta loro il fidanzato di colore.

Il film

In particolare il film parla di questa coppia interraziale, conosciuti alle Hawaii, che decidono di sposarsi, e di conseguenza di conoscere i genitori di lei in primis.
Quindi, come prima cosa, vanno a casa dei genitori di lei, ma inizialmente in casa c'è solo la domestica (donna di colore che fin da subito non approva questa situazione perché, secondo lei, un uomo di colore dovrebbe stare al "suo posto"), e la madre, che rimane abbastanza scoccata dalla situazione, ma che successivamente darà la sua approvazione; in seguito arriva anche il padre, che già dall'inizio è praticamente in disaccordo. 
I genitori hanno poco tempo per dare la loro approvazione, perché John (il futuro marito), senza dire niente a Johanna (la futura moglie), ha detto ai genitori di lei che lui non l'avrebbe sposata senza la loro approvazione.
Durante la giornata John chiama i suoi genitori al telefono, e Johanna per conto suo decide di invitarli a cena, ma c'é un problema: i genitori di John non sanno che Johanna è bianca.
Arrivati in aereo; i genitori di John, vengono accolti dalla coppia, che finalmente rivelano il colore di pelle di Johanna; ovviamente rimangono entrambi scioccati esattamente come i genitori di Johanna, ma per motivazioni diverse dalle loro.
Nono stante il padre di John fosse pienamente in disaccordo, come il padre di Johanna, le madri di entrambi erano pienamente d'accordo, convinte che i figli sarebbero stati felici.
Quando ormai è ora di cena, decidono tutti di discutere: le madri discutono tra loro, e sono entrambe felici della scelta dei figli, ma allo stesso tempo hanno timore che la scelta dei mariti posso rompere questa felicità; anche i padri discutono, ed entrambi sono in disaccordo, convinti che questo mondo così com'è li porterà ad essere giudicati alle spalle dalle altre persone. 
Successivamente John parla con entrambi i suoi genitori, separatamente: alla madre le spiega di non aver mai creduto di poter essere di nuovo così felice dopo la morte dell'ex moglie e di suo figlio (deceduti in un incidente qualche anno prima), e di non volerla lasciare; con il padre invece la discussione si accende leggermente, dove il padre gli dice di non capire perché li vuole deludere così, e che ha dato la sua vita per crescere il figlio, dicendo che si spaccava la schiena ogni giorno per dargli da mangiare, ma il figlio ribatte con tono deciso, dicendogli che quello che ha fatto era il suo dovere, perché la decisione di metterlo al mondo era la sua, e di conseguenza aveva una responsabilità.
Infine il padre di Johanna, dopo che tutti hanno discusso, decide di far sedere tutti in salotto per dire qualcosa: ha iniziato il discorso raccontando di tutta la giornata, per poi dire che, nonostante la sua età, sa perfettamente cos'è l'amore e la passione, e che secondo lui l'unico errore che hanno fatto , in particolare John, è stato quello di dover chiedere l'approvazione degli altri, perché se l'amore è forte non conta il pensiero altrui; concludendo dicendo che i problemi che dovranno affrontare saranno molti, ma tra quelli i loro genitori non sono presente, e che dovranno saper controbattere a tutti gli sguardi delle altre persone e di tutte le brutte parole che riceveranno.
Alla fine, per fortuna, come lieto fine mangiano tutti insieme a tavola.

Riflessioni

Al giorno d'oggi credo che all'inizio la maggior parte dei genitori reagirebbe ancora così, perché la mentalità che c'era un tempo non è ancora svanita del tutto.

Per non parlare se si dovesse trattare di una coppia omosessuale, che in quel caso ancor aggi è visto molto male da molte persone.

Per fortuna la nuova generazione, o almeno la maggior parte di essa, ormai vede queste situazioni come assolutamente normali, e credo che sarà così anche per gli anni a venire, soprattutto perché queste situazioni di discriminazione nascono dagli insegnamenti dei genitori stessi.

Conclusioni

Questo film è stato molto diverso da come me lo aspettassi, perché le motivazioni non era veramente legate al razzismo, ma più che altro erano legate alle difficoltà che la coppia avrebbe dovuto affrontare, cosa della quale avrei pensato anche io.

Alcune delle frasi che mi hanno colpita sono state: la prima è stata detta dalla madre di lei al padre: "ha 23 anni, e così com'è è esattamente come noi volevamo che diventasse. Lei ha imparato quello che noi le abbiamo insegnato, e cioè che era ingiusto ritenere che i bianchi fossero, non si sa per quale ragione, superiori ai negri, così come ai rossi o ai gialli naturalmente, e che quelli che la pensano così sono in errore, alcuni per malvagità, altri per stupidità, ma sempre, sempre in errore. Questo le abbiamo detto, e quando l'abbiamo detto non abbiamo aggiunto < però non ti innamorare di un uomo di colore >."; 
oppure, detta da John a suo padre: "Tu hai detto che non mi vuoi insegnare come devo vivere, e fin'ora che cosa hai fatto? Mi hai detto quali diritti ho e quali non ho, quello che ti devo per ciò che hai fatto, ma lo sai che cosa ti dico? Che io non ti devo niente. Se con la borsa a tracolla tu avessi fatto un milione di miglia, avresti fatto quello che dovevi fare, perché mi ci hai messo tu a questo mondo, e da quel giorno tu mi dovevi tutto ciò che potevi darmi, come io lo dovrò a mio figlio se ne avrò un altro, ma io non sono tuo, tu non puoi dirmi dove ne quando io sto sbagliando, ne puoi tentare di farmi vivere secondo le tue regole. E tu non sai nemmeno chi sono io papà, tu non sai chi sono, quali sono i miei sentimenti e cosa penso, e se te lo volessi spiegare non ti basterebbe tutta la vita per capirlo. Tu hai trent'anni più di quelli che ho io papà, tu e la tua sciocca generazione credete che così com'è stato per voi dovrà essere sempre, e finché tutta la vostra generazione non sarà sottoterra, non riusciremo a levarci dal groppone il vostro peso morto."; 
e l'ultima, sempre detta da John al padre: "Tu ti consideri ancora un uomo di colore, mentre io mi considero un uomo.".

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